Fregio attribuito ad una compagnia di volontari bersaglieri toscani (collezione Riccardo Pantanelli)


Bersagliere della 5° compagnia del 3° reggimento Bersaglieri, composta da volontari universitari (si vede il bel distintivo applicato sulla tasca della giubba). Il soldato porta una giubba a vento, su cui sono cuciti i galloni da caporale maggiore, recanti un teschio metallico. Al bavero la fiamme dei Bersaglieri recano il gladio della Repubblica Sociale. Da notare il filetto dorato da allievo ufficiale (per le precisazioni si ringrazia gentilmente il sig. Luigi Lo Cicero – Fotografia Collezione Bruno Chionetti).

REPARTI DI BERSAGLIERI NON INDIVISIONATI

UNIFORME E COPRICAPI

Per tutti i reparti di Bersaglieri non indivisionati l’uniforme ed i copricapi erano identici a quelli adottati dalla divisione "Italia". Di seguito vengono perciò descritti i distintivi fuori standard utilizzati dalle diverse compagnie, di cui è stato possibile reperire delle informazioni

DISTINTIVI

3° REGGIMENTO BERSAGLIERI

La 5° compagnia del II battaglione, composta da volontari universitari, adottò un distintivo composito di notevoli dimensioni, da portarsi sul taschino sinistro della giubba. Era composto da un serto circolare di quercia ed alloro, sormontato da una grossa "V" con inscritto " VOLONTARI / UNIVERSITARI"; a metà della "V" era posta una traversa recante la data di costituzione della compagnia (novembre 1943); nella parte superiore del serto si trovava lo stemma del corpo dei Bersaglieri, con il numero del reggimento (3) nel tondino.

Elementi del 3° reggimento, facenti parte di una "Compagnia della Morte" portavano sul braccio uno scudetto in zama verniciata in rosso. Al centro dello scudetto si trovava la scritta "ITALIA", intersecata con un gladio. Sulla sommità vi era lo stemma dei Bersaglieri e, lungo il bordo, la scritta: "COMPAGNIA / BERSAGLIERI – DELLA – MORTE".

Questo scudetto è stato, per lungo tempo, attribuito erroneamente alla Compagnia Bersaglieri della Morte "Mincio" di Mantova, facente parte del terzo reggimento del C.A.R.S., ma evidenze fotografiche permettono di attribuirlo al 3° reggimento.


8° REGGIMENTO BERSAGLIERI

I battaglioni "Mussolini" e "Mameli" portavano le fiamme cremisi a due sole punte; su di esse inizialmente erano poste le stellette, poi in un secondo tempo i teschi (teschietto con pugnale tra i denti) o i fascetti della M.V.S.N., infine il gladio repubblicano.

Molto di frequente gli appartenenti al "Mussolini" portavano sopra il taschino sinistro una spilla a foggia di teschio con le tibie incrociate. Nel tondino del fregio (sia dell’elmetto che del berretto) era posto un teschietto con pugnale tra i denti, bianco per il comandante, nero per tutti gli altri. Il battaglione "Mussolini" aveva un proprio distintivo metallico, da portare sul taschino, derivato da quello usato dalla "Littorio" nel corso della guerra di Spagna: scudetto con al centro lo stemma degli arditi su fondo scuro e nel bordo l’iscrizione: "Ardito R.S.I. / I Batt. V. Bers. / B. Mussolini".