Articoli Tecnici






di Martin Von Bargen

Attrezzi necessari:
Milliput stucco bicomponente, lama (non tagliente) lama tagliente, piccolo cacciavite, acqua, pennello da trucco, tovagliolo, base di vetro, talco, tubo di PVC, trapanino con piccola fresetta d'incisione, pennello.

Preparazione:

Con il trapanino irruvidire la superficie del modello da trattare.
Rimuovere la polvere e i trucioli eccedenti.
Mettere il talco su un vetro, spandendolo poi con il pennello da trucco.



Usando parti uguali di Milliput formare con la mano una pallina, modellare poi lo stucco formando una specie di salsiccia.
Rotolare il Milliput sul talco.
Con l'aiuto del tubo in PVC appiattire il Milliput in un verso.
Girare il Milliput e appiattire nell'altro verso. Dopo averne assottigliato una parte giratelo in modo da far aderire il talco.
Ottenuta una sottile sfoglia tagliatene delle piccole strisce e disponetele su un tovagliolo, spazzolando via il talco eccedente.
E' il momento di preparare il modello, inumidite con acqua la zona da trattare.




Applicazione:

Mettere la sfoglia di Milliput sopra il modello lisciandolo verso i bordi, facendo attenzione ad eliminare le eventuali bolle d'aria che si sono create.
Eliminare con un taglierino il Milliput in eccedenza.Io uso due attrezzi per scolpire lo Zimmerit.
Una lama non tagliente per incidere le linee più lunghe e un piccolo cacciavite per realizzare le piccole incisioni.
Lo schema più facile è quello a quadrati, realizzato solo con la lama.

Per un modello di Panther le incisioni orizzontali e verticali si realizzano per prime utilizzando il cacciavite tenuto a 45° rispetto al modello, di seguito con il taglierino si realizzano le linee verticali. Per un modello di Tigre si realizzano semplicemente le incisioni a 45° con il cacciavite. Può essere difficile ottenere lo stesso disegno, ma questo aggiunge realismo al modello.



di Gabriele Pellicciari

Il procedimento di questo tipo di zimmerit è molto semplice perché non si devono utilizzare stucchi,diluenti e stampini di diverso tipo basta avere solo il pirografo(però ha un suo costo) ma allo stesso tempo bisogna prestare moltissima attenzione.

Per prima cosa bisogna testare la plastica per vedere a che temperatura lavora bene il pirografo,ovvero per avere un’incisione perfetta al nostro scopo bisogna trovare la regolazione giusta del voltaggio.Questo accade perché i pirografi più completi hanno la possibilità di una regolazione tramite una leva per trovare l’esatta temperatura di incisione del materiale a cui si sta per lavorare,questo dipende dal tipo di durezza ,spessore e qualità (infatti vedrete che ogni marca diversa di kit avrà una regolazione differente).
Un mio consiglio è quello di fare delle prove all’interno del modello senza rovinare le parti esterne così da trovare la regolazione giusta,questa la capirete quando vedrete un’incisione pulita e non troppo profonda.
Quando avrete trovato la regolazione corretta consiglio con un matita di tracciare sul modello delle linee guida da seguire con il pirografo così da lavorare in maniera precisa evitando di incidere in maniera non corretta e storta.

Potete anche disegnare scrostature ovvero zone mancanti di zimmerit così da simularne il suo distacco,zone magari dove l’equipaggio era più solito passare o che sfruttava con carichi esterni o quant’altro.
Raccomando sempre la massima attenzione e di studiare bene i vari spessori perché in un modello non sempre sono uguali ovvero un portello non ha lo spessore di un parafango che è ancora diverso da quello dello scafo.
Finita l’incisione aspettate una decina di minuti che la plastica si raffreddi e che torni ad indurire quindi consiglio una leggera passata di carta abrasiva per pulire da schegge e filamenti prodotti dall’incisore incandescente,fatto questo con un pennellino morbido bagnato di diluente alla nitro lavate la vostra zimmerit senza esagerare(la nitro sulla plastica è molto aggressiva)questo passaggio ha la funzione di ammorbidire i contorni delle incisioni.
Finito anche questa operazione si può dire che il modello zimmerato è pronto
.



di Gilberto Rapelli

Per realizzare la zimmerit uso lo stucco bicomponente. Normalmente utilizzo il Magic Sculp che ha una maggior finezza ma vanno bene anche il Milliput o altri stucchi equivalenti.

Ecco il mio set di attrezzi:

A – spatolina rigida
B – spatolina morbida
C – cacciavite piccolo
D – cacciavite molto piccolo

Riassumo per punti i vari passaggi per la realizzazione della zimmerit.

1) Rendere la superficie del modello ruvida per aumentare il grip dello stucco. Utilizzo normalmente la lama di un taglierino per effettuare una serie di tagli oppure una fresetta montata su un trapanino che andrò a picchiettare sulla superficie.

2) Preparo lo stucco facendo in modo che sia molto morbido (basta bagnarlo un po’ mentre si impasta fra le dita).

3) Con l’ausilio delle spatoline metalliche stendo lo stucco direttamente sulla superficie. E’ importante mantenere lo strato di stucco il più sottile possibile ma senza esagerare altrimenti sarà impossibile “tracciare” i vari solchi della zimmerit. Se voglio fare una zimmerit “vissuta” lascio qualche buco qua e là a rappresentare pezzi di zimmerit saltati via in seguito a colpi nemici, urti, ecc…


Lo strato di stucco steso su tutta la superficie (in questo caso è leggermente troppo spesso)

4) Normalmente lavoro su una superficie alla volta e solo dopo averla ricoperta completamente inizio il trattamento vero e proprio di realizzazione della zimmerit. Utilizzo un cacciavite di piccole dimensioni che vado a schiacciare sullo stucco partendo dall’alto verso il basso. Il cacciavite deve essere tenuto inclinato verso il basso, quasi a strisciare sullo stucco mentre faccio i singoli solchi. E’ importante mantenere sia la verticalità del movimento che il parallelismo e l’equidistanza dei singoli tratti.
La superficie completamente trattata




Posizione della punta del cacciavite rispetto alla superficie


Alcuni esempi di zimmerit:

 

 


di Graziano Zanetti

Il mio primo approccio con tale problema, è stato con il Pirografo, che però non mi ha mai convinto al 100%, vuoi per la difficoltà di realizzazione, almeno per me, vuoi per il fatto che lo reputo fuori scala rispetto alla realta, fermo restando che altri lo realizzano molto bene anche con il pirografo.
Quindi l’ossessione che ho sempre avuto, è la riduzione in scala 1/35 della pasta Zimmerit, ho provato quindi un metodo alternativo, pensando soprattutto allo spessore, poi un giorno mentre stuccavo delle fessure su un modello, ho avuto la folgorazione, perché non utilizzare lo stesso sistema per lo Zimmerit.

Detto fatto, io uso lo stucco bianco della Squadron (White putty), diluto con diluente alla nitro comune, che si trova in tutte le ferramenta.

La consistenza del tutto deve essere appena superiore a quella del latte, e poi con l’ausilio di un pennello a setole morbide, meglio se è piatto, stendo lo stucco sul modello, in considerazione del fatto che la nitro fa asciugare lo stucco molto velocemente, io faccio un centimetro alla volta, onde evitare che lo stucco non sia più lavorabile,



Mentre si stende lo stucco, questo è bello lucido, e prima di inciderlo, bisogna aspettare qualche secondo, fino a quando, l’evaporazione della nitro lo fa diventare opaco, a questo punto con una fotoincisione prodotta da Royal model, che riproduce la trama dello Zimmerit, comincio ad incidere dall’alto verso il basso, praticando una leggera pressione della fotoincisione, che ho precedentemento incollato su un supporto rigido, questo è il momento più delicato, nel senso che se si aspetta troppo poco, lo stucco si attacca allo stampino, mentre se si aspetta troppo diventa difficile l’incisione, vi consiglio di fare qualche tentativo per valutare i tempi, è importante tenere pulito bene lo stampino per una resa perfetta, in considerazione del fatto che le scanalature sono veramente molto fini e in scala.

Spero di essere stato chiaro, in caso contrario sono comunque a disposizione per tutti i chiarimenti del caso.



 


di Fabrice Pumo

Scala 1/72

Materiale occorente:
-nastro adesivo
-filtro grande da te
-stucco da vetraio
-carta assorbente , carta igienica
-un jack  
-del talco

Si comincia prendendo un po di stucco che si avvolge nella carta assorbente per togliere un pò di olio, deve risultare come la plastilina.
Dopo si mette sul filtro del the del nastro adesivo che serve come appoggio per controllare
lo spessore dello stucco (il nastro adesivo ha un spessore di 5/100).
A questo punto si spalma lo succo con una lama , dopdichè si toglia via il nastro adesivo e
si mette il foglio cosi ottenuto sul modello.

Eliminare il filtro in eccedenza, ora si può levare via tutta la carta.
Scolpite lo zimmerit con il jack, facendolo rotolare, ricordatevi di mettere del talco sul Jack per evitere che lo stucco venga via, se il jack si usa orizzontalmente non c e bisogno
di talco, una volta finito aspettate 3 giorni prima di dipingere.


Se invece volete fare lo zimmerit a quadretti tipo stug avete bisogno di:
-una pila da 9 Volt della Sony
-dello stucco bicomponente
-talco

Come prima cosa bisogna togliere le 2 protezioni nere della pila, poi preparare lo stucco bicomponente.
Prepararate delle palline di stucco bicom di circa 5mm di diametro, mettete del talco sulla plastica nera e schiacciare le palline con una plastica transparente per controllare la forma.
Quando i dischi così ottenuti si sono seccati li tagliate a forma quadrata ottenendo uno stampino che andrà incollato su una penna o un supporto simile.
Per stendere lo stucco usate il metodo precedentemente descritto, cospargete il tutto di talco e scolpite lo zimmerit con lo stampino.
Se non siete soddisfatti del risultato lavate il nodello con acqua calda e sapone per piatti e ricominciate.


 



Lo Zimmerit in commercio

Oltre a questi metodi si ricorda che esistono in commercio tipi di zimmerit gia pronti riprodotti da varie case :

in resina le piu' famose sono la Atak e la Cavalier, mentre in ottone lo fabbrica la Eduard e la LionRoar.

Sull'applicazione dei set in resina si puo' consultare questa guida in lingua inglese.



Un po di storia

Lo Zimmerit era un rivestimento, prodotto dalla Chemische Werke Zimmer A.G., contro le mine magnetiche applicato sui mezzi corazzati tedeschi durante la fase centrale della seconda guerra mondiale.

Fu adottato a partire dal luglio ’43 e applicato sino al 9 settembre del ’44.

Il principio base di questo rivestimento, che di per sé non aveva proprietà antimagnetiche, era quello di creare una superficie rugosa che riducesse l'area di contatto tra lo scafo del carro e la mina oltre a creare una maggiore distanza tra la stessa e la corazza. In altre parole si voleva provocare il distacco dell'ordigno a causa del suo stesso peso e delle vibrazioni prodotte durante il movimento del mezzo.

La pasta era ottenuta miscelando solfato di bario (40%), polivinilacetato (PVA) per il 25%, pigmento ocra (15%), segatura (10%) e solfito di zinco per il restante 10%.

Lo Zimmerit venne applicato a tutti i mezzi corazzati completamente chiusi, sia carri armati che cannoni semoventi, mentre trovò una limitatissima applicazione su altre tipologie di veicoli. Come detto l'applicazione di questo rivestimento dava al mezzo un aspetto rugoso.

L'applicazione dello Zimmerit avveniva direttamente in fabbrica. Su molti veicoli venne applicato però sul campo. Questo spiega perché non esista uno schema unico di applicazione su tutti i mezzi ma si ritrovino diverse forme, che vanno da quella a blocchetti regolari, che in teoria doveva essere lo standard, a forme meno comuni come quelle romboidali che ricordavano lo schema delle cialde dei wafer.

Lo Zimmerit trovò il suo massimo impiego sui veicoli impiegati nelle offensive e, quando i mezzi corazzati tedeschi, si trovarono sulla difensiva verso la metà del 1944 venne eliminato. Anche il miglioramento delle armi controcarro contribuì a renderlo obsoleto.